Come strutturare un cv vincente

Come strutturare un cv vincente

Lo smart working e le nuove modalità di lavoro, messe in campo a causa del Covid19, cambieranno sicuramente il modo di lavorare, anche una volta che l’emergenza sarà finita. Mentre le aziende stanno sfruttando questo momento per riorganizzarsi e investire sulla digitalizzazione dei processi interni, le persone in cerca di lavoro vivono questo periodo nell’attesa, cercando nuovi stimoli per riempire le proprie giornate. C’è chi opta per corsi di formazione online e webinar gratuiti, al fine di acquisire nuove competenze, e chi, invece, lavora sui propri strumenti di presentazione professionale, in vista di nuove candidature.

Per prepararsi al meglio, il primo strumento sul quale è possibile lavorare è il Curriculm Vitae, da sempre il biglietto da visita personale, attraverso il quale trasmettere al meglio sè stessi e le proprie competenze.

Oggi è sicuramente più difficile farsi notare quando ci si candida per un’opportunità lavorativa. Il tasso di disoccupazione del nostro paese è alto, con conseguente incremento di curriculum inviati alle Agenzie Per il Lavoro o alle Aziende. E’ alto, quindi, il rischio di finire nel “mucchio” senza essere notati, soprattutto a causa di un curriculum poco funzionale.

I FORMATI

Esistono diversi formati per i CV. Quelli più utilizzati sono 3:

  • Il curriculum vitae europeo
  • Il curriculum vitae grafico
  • Il video curriculum

IL CV EUROPEO

Il curriculum europeo ha una struttura standard, ben definita. La maggior parte dei format funge da linea guida per il completamento; è, quindi, di aiuto se si sta creando un curriculum per la prima volta. Data la sua struttura e schematicità, è ideale per chi vuole trasmettere precisione, analiticità e rigore. Si può dire che il CV Europeo rappresenti maggiormente figure appartenenti alle aree amministrative e contabili.

IL CV GRAFICO

Il curriculum grafico, diversamente dal precedente, ha una struttura che lascia molto spazio alla creatività e all’inventiva. Solitamente, è molto più sintetico di quello europeo, ma altrettanto esaustivo. Di norma, è composto da uno o due colori dominanti, non troppo accesi; riporta, inoltre, una rappresentazione più grafica delle skills e dei tools conosciuti. Proprio per queste peculiarità, viene utilizzato per rappresentare candidati interessati al settore marketing o grafica.

IL VIDEO CV

È uno strumento più moderno rispetto ai precedenti e non sempre utilizzato, se non richiesto durante il processo di selezione. Questo perché presuppone un’ottima padronanza di linguaggio e comunicazione efficace, che non è sempre diffusa tra i candidati, soprattutto per chi ricerca una prima esperienza lavorativa. Tuttavia, per coloro che sono interessati all’ambito comunicazione e spettacolo, risulta lo strumento più idoneo per mettere in risalto quelle competenze che difficilmente vengono valorizzate con il cartaceo.

Esistono diverse scuole di pensiero su quale sia il formato più giusto da utilizzare. A mio parere, non esiste una scienza esatta in merito, ma, sicuramente, ci sono delle indicazioni da seguire quando si valuta di scegliere un formato invece di un altro. Bisogna tenere in conto, infatti, il tipo di lavoro per cui si sta facendo richiesta, ciò che si vuole mettere in risalto e comunicare di sè stessi.

GLI ERRORI PIÙ COMUNI

Al di là di quale sia il formato scelto, ci sono delle regole generali a cui fare attenzione, al fine di non essere scartati prima ancora di essere valutati. In particolare:

  • I refusi
  • Il font
  • I dati non aggiornati

È buono chiedere, prima di tutto, a qualche parente o amico di leggere il proprio CV prima di utilizzarlo per eventuali candidature, al fine di essere certi che non ci siano refusi o errori, che magari sono sfuggiti ad un primo controllo. Inoltre, è opportuno utilizzare sempre lo stesso font per il testo, giocando magari con le dimensioni e lo stile, per dare maggiore risalto alle keywords. Infine, bisogna accertarsi che le date e lo status lavorativo sia sempre aggiornato.

LE INFORMAZIONI DA INSERIRE NEL CV

Prima di tutto, in un CV ben strutturato è necessario inserire i dati anagrafici, con particolare attenzione alla mail e al numero di telefono, necessari per il contatto. La foto non è obbligatoria, ma può essere un elemento in più per tramettere la propria professionalità. Seguono le esperienze professionali in ordine cronologico, dalla più recente, che verrà considerata di maggior valore, alla più lontana. Successivamente, è opportuno inserire i titoli di studio ed i corsi di formazione svolti. Infine, è sempre utile riportare le soft e le hard skills, con elenco dei tools conosciuti.

Molte aziende o agenzie utilizzando dei software per il pre-screening. È importante sapere che questi strumenti leggono parole chiave all’interno del testo, individuando nel CV i termini ricercati dal recruiter. Pertanto, è utile inserire una breve descrizione di sé, riportando le parole chiave connesse al proprio settore di appartenenza, in modo da risultare idonei alla ricerca.

LA PRIVACY

In fondo al curriculum non deve mai mancare l’autorizzazione al trattamento dei dati, firmata dall’interessato. In caso contrario, seppure il candidato fosse idoneo alla selezione, non potrebbe essere contattato in nessun modo.

Creare un curriculum vincente è ciò che garantisce alla risorsa di superare lo step iniziale ed essere presa in considerazione per un colloquio conoscitivo. Il resto dipende tutto da quanto si è in grado di valorizzare le proprie competenze e dimostrare il proprio valore.

Chiara Rossi